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Dare credito all’impersonale. Intelligenze artificiali e relazioni educative

Articolo del fascicolo n. 1/2024torna su

PESSINA Adriano,
Dare credito all’impersonale. Intelligenze artificiali e relazioni educative,
Give credit to the impersonai: artificial intelligence and educational relationships
in Rivista di Scienze dell'Educazione 62(2024)1, p. 71-85.

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Riassunto

Sono molteplici i temi che si possono enucleare per riflettere sul tema dell’educazione nell’epoca delle tecnologie digitali e dei più recenti sviluppi delle intelligenze artificiali. Possiamo, sinteticamente, delineare, tre questioni: quelle che riguardano l’educazione all’uso consapevole delle nuove tecnologie, in una prospettiva che possiamo definire “etica”; quelle che concernono l’introduzione delle nuove tecnologie nei processi educativi e formativi e, infine, quella più generale, che riguarda il senso stesso dell’educazione nell’epoca della cosiddetta rivoluzione digitale. Noi ci concentreremo soprattutto su questo argomento perché soltanto affrontando questo tema si potrà poi rispondere alle altre due questioni. Infatti, mentre i primi due ambiti di analisi si concentrano, come è evidenziato dalla ormai vasta letteratura, sul “come” fare, l’ultimo riguarda il “perché”. Viviamo in un contesto storico di “addomesticamento tecnologico”, in cui di fatto il “mondo digitale” interagisce con il mondo empirico e delinea un nuovo ambiente culturale e relazionale in grado di introdurre categorie a valenza antropologica che già impattano su tutti i processi educativi e formativi. Se si assume questo punto di osservazione, si può allora meglio definire il senso e il valore dei processi emulativi e simulativi connessi con le diverse forme di IA: in fondo, per usare una metafora usata da Hegel per definire la filosofia, l’educazione rischia di essere come la Nottola di Minerva, sorge a “cose fatte”. Immettersi riflessivamente in questo contesto comporta perciò prendere atto di una situazione che precede, condiziona e indirettamente trasforma il senso stesso dell’educazione che rischia di diventare “spettatrice” e fruitrice passiva di ciò che è definito altrove. Occorre chiedersi se i processi educativi sono in grado di integrare come “strumenti” le nuove forme di IA o se, al contrario, non ne siano essi stessi trasformati e condizionati, determinando così nuove prospettive valoriali.


Parole chiave

Intelligenza artificiale, delega tecnologica, autorità impersonale, esperienza.


Summary

Various motifs can be chosen for reflecting on the topic of education in this era of digital technologies and the latest developments in Al. We can briefly outline three issues: those concerning education in the conscious use of new technologies, from a perspective that we can define as “ethical”; those concerning introducing new technologies into educational and training processes; finally, the most general concerns the very meaning of education in the era of the so-caIled “digital revolution”. We will focus primarily on the latter issue, because only by addressing it will we be able to respond to the other two. In fact, while the first two areas of analysis focus on “how-to”, as evidenced in the by-now extensive literature, the last concerns “why”. We live in a historical context of technological domestication, in which the digital world interacts with the physical world and delineates a new cultural and relational environment that is capable of introducing anthropological categories that already impact all educational and training processes. lf we assume this point of view, we can better define the meaning and value of the emulative and simulative processes linked to the different forms of Al; basically, adopting a metaphor Hegel used to define philosophy, education risks being like Minerva’s Owl, in that it takes flight after maturity has arrived. Thus, reflectively immersing oneself in this environment entails being aware of a situation that precedes, conditions, and indirectly alters the meaning of education itself, which risks becoming a spectator and a passive consumer of what is defined elsewhere. We should ask ourselves if educational processes are able to integrate the forms of Al as tools, or if, to the contrary, the processes might not themselves be transformed and conditioned by Al, and so result in perspectives with new value.


Key words

Artificial intelligence, technological delegation, impersonal authority, experience.


Resumen

Son máltiples los temas que se pueden enuclear para reflexionar sobre el tema de la educación en la época de las tecnologías digitales y de los mas recientes desarrollos de las IA. Podemos, sintéticamente, delinear, tres cuestiones: aquellas que se refieren a la educación para el uso consciente de las nuevas tecnologías, en una prospectiva que podemos definir “ética”; aquellas que conciernen a la introducción de las nuevas tecnologías en los procesos educativos y formativos y, por último, aquella más general, que se refiere al sentido mismo de la educación en la época denominada revolución digital. Nosotros nos concentraremos sobre todo en este tema, porque solo afrontando este, se podrá después responder a las otras dos cuestiones. De hecho, mientras los primeros dos ámbitos de análisis se concentran, como se evidencia en la ya vasta literatura, sobre “cómo” hacer, el último se refiere al “porque”. Vivimos en un contexto histórico de “domesticación tecnológica”, en la que de hecho el “mundo digital” interactúa con el mundo empírico y delinea un nuevo ambiente cultural y relacional capaz de introducir categorías de valor antropológico que impactan ya sobre todos los procesos educativos y formativos. Si se asume este punto de observación, entonces se puede definir el sentido y el valor de los procesos emuladores y simuladores conectados con las diversas formas de IA: en el fondo, para usar una metáfora utilizada por Hegel para definir la filosofía, la educación corre el riesgo de ser como la “Nottola de Minerva”, surge a las “cosas hechas”. Sumergirse de modo reflexivo en este contexto comporta, por tanto, tornar conciencia de una situación que precede, condiciona e indirectamente transforma el sentido mismo de la educación, que pone en la situación de convertirse en “espectadora” y consumidora pasiva de lo que se ha definido anteriormente. Hay que preguntarse si los procesos educativos son capaces de integrar como “instrumentos” las nuevas formas de lA o si, por el contrario, no son esos mismos transformados y condicionados, determinando así nuevas prospectivas de valores.


Palabras clave

lnteligencia artificial, delegación tecnologica, autoridad impersonal, experiencia.


L'educazione dell'uomo è un risveglio umano

Jacques Maritain